Capitolo 1.4
Esattamente come gli edifici pubblici, anche gli edifici di culto richiedono una caratterizzazione architettonica ben riconoscibile e l’armonica integrazione negli spazi circostanti, unite a marcata modularità della struttura e a eccellenti prestazioni.
I blocchi in cemento o cemento alleggerito, in laterizio o in calcestruzzo cellulare/aerato autoclavato apportano gli opportuni segni distintivi a questi edifici: grazie alla disponibilità di una palette colori molto ampia e a molteplici finiture superficiali, le murature contribuiscono a comunicare un’estetica solenne, prestigiosa e fortemente espressiva, che permette all’architettura di plasmarsi nel centro cittadino o nel quartiere storico in cui è collocata.
L’utilizzo di blocchi “mimetici” per colore e texture si rivelerà particolarmente efficace per il progettista e il costruttore, che potranno così assicurare all’edificio un’estetica familiare o persino classica pur rispettando gli stilemi contemporanei.
Anche la modularità tipica dei luoghi di culto viene comunicata appieno dall’impiego di murature in blocchi, che razionalizzeranno in tal modo l’attività di progettazione e costruzione.
Infine, chiese e santuari realizzati con questi sistemi costruttivi vanteranno i più elevati standard in termini di isolamento termoacustico e comportamento al fuoco, dando vita ad ambienti confortevoli e sicuri per i fedeli.
