In conclusione del nostro precedente excursus sulle principali caratteristiche tecnico-fisiche dei blocchi in calcestruzzo vibrocompresso, desideriamo ribadire l’idoneità di questi sistemi costruttivi alle più diverse applicazioni dell’edilizia moderna.
In linea generale e specialmente in considerazione dell’attuale esigenza di riqualificare un patrimonio immobiliare ricco ma prestazionalmente obsoleto, il professionista che si trova a progettare i cosiddetti elementi di chiusura opachi – ossia le murature – dovrà sempre operare in modo tale da ottenere il manufatto che meglio risponda ai requisiti di isolamento termico, inerzia termica, eliminazione o riduzione dei ponti termici e permeabilità al vapore.
Le murature realizzate con blocchi in calcestruzzo vibrocompresso soddisfano tutte queste esigenze in virtù delle loro eccellenti caratteristiche tecniche. La resistenza termica dei blocchi, ad esempio, è inversamente proporzionale alla densità del conglomerato che costituisce il manufatto. Ciò significa che a una minore densità del blocco corrisponde maggiore isolamento termico.
Isolamento termico e comportamento in presenza d’acqua dei blocchi in CLS
Per rispondere ai più elevati requisiti di isolamento termico, si opta di solito per due approcci: pareti monostrato o doppia parete di conci. In questo secondo caso, a garantire le prestazioni isolanti saranno la presenza di intercapedini d’aria e/o gli strati di isolante. In funzione di quanto spiegato in precedenza, per queste applicazioni potranno essere impiegati blocchi composti da calcestruzzi di inerti leggeri come argilla espansa, lapillo o pomice, tenendo conto però che le prestazioni meccaniche – come la resistenza a compressione – tendono a diminuire col ridursi della densità del calcestruzzo.
Anche in termini di comportamento in presenza d’acqua i blocchi in calcestruzzo vibrocompresso si rivelano una soluzione vincente. Questi sistemi sono infatti realizzati con un impasto che mantiene una certa porosità anche dopo l’indurimento (anche quando appare compatto e a elevata densità). Ciò si traduce in murature traspiranti e caratterizzate da una buona permeabilità al passaggio dell’acqua, sottoforma di vapore, dall’interno all’esterno degli ambienti.
Al fine di garantire un rapido smaltimento di eventuale umidità proveniente dagli spazi indoor, è possibile optare per blocchi in calcestruzzo vibrocompresso idrorepellenti che, pur non alterando la traspirabilità del sistema, vantano anche qualità impermeabilizzanti grazie a un particolare trattamento che limita l’assorbimento dell’acqua sia in termini di tempo che di quantità. L’idrorepellenza vera e propria potrà invece essere ottenuta con l’aggiunta in massa di specifici agenti idrofobizzanti.
I blocchi in calcestruzzo vibrocompresso sono anche caratterizzati da un basso coefficiente di assorbimento capillare (che mantiene il manufatto sempre relativamente asciutto) e dalla capacità di contrastare fenomeni gelivi.
Resistenza al fuoco, fonoisolamento e fonoassorbenza delle murature in blocchi in CLS vibrocompresso
Le straordinarie qualità di resistenza al fuoco (o meglio, di comportamento al fuoco) di questi sistemi li rendono idonei a realizzare costruzioni non soltanto salubri per gli abitanti, ma anche sicure: in presenza di incendio, i blocchi in calcestruzzo vibrocompresso manterranno infatti inalterate le loro prestazioni per un determinato periodo di tempo (in particolare quelle di resistenza meccanica) ed eviteranno la propagazione di vapori, fumo e fiamme.
A quanto finora illustrato vanno aggiunte le ottime performance fonoassorbenti dei blocchi, che pertanto possono essere utilizzati per realizzare pareti ad elevate prestazioni acustiche in ambito residenziale, commerciale, industriale e stradale (non a caso, sono impiegati ampiamente per la costruzione di teatri, auditori, cinema, palestre e ambienti similari). In più, la possibilità di modificare geometrie, curve granulometriche dell’impasto e frequenze su cui intervenire con la tecnica dei risuonatori garantisce la costruzione di manufatti altamente fonoassorbenti, ideali anche contesti che necessitano di bonifiche ambientali. Ad assicurare il buon comportamento acustico dei blocchi contribuiscono la porosità e la ridotta massa del calcestruzzo, sommate ovviamente all’impiego di opportuni formati e spessori.
Per quanto riguarda infine l’aspetto del fonoisolamento, ossia la capacità di un sistema di isolare acusticamente un ambiente dai suoni provenienti dall’esterno, prove di laboratorio hanno confermato che, al variare della geometria dei blocchi in calcestruzzo vibrocompresso, della loro densità e della curva granulometrica del calcestruzzo che li compone, l’energia sonora incidente si riduce in modo sensibile per effetto dell’assorbimento caratteristico di questo materiale.
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