Capitolo 5.8
Fermo restante che tutti i blocchi in calcestruzzo vibrocompresso hanno caratteristiche di incombustibilità, esistono comunque tipologie di blocchi specificamente progettate per la costruzione di murature ad elevate prestazioni di resistenza al fuoco, ossia REI.
Nell’impiego dei blocchi nelle pareti tagliafuoco di compartimentazione o separazione, la resistenza al fuoco sarà essenzialmente il risultato dello spessore del conglomerato.
Con i blocchi tagliafuoco in calcestruzzo vibrocompresso è possibile realizzare pareti faccia a vista o da intonaco: le prime si caratterizzano per l’impiego di blocchi composti da calcestruzzo con densità d’impasto tra i 1400 e i 2000 kg/m3; i secondi da un calcestruzzo più leggero. Le loro applicazioni sono molteplici: edifici industriali, del terziario, civili, autorimesse, locali tecnici, magazzini e ovunque vi sia l’esigenza di compartimentare e delimitare gli ambienti.
Le performance dei blocchi tagliafuoco sono individuate dalla sigla REI, che riporta anche il tempo di mantenimento delle prestazioni: in tal senso, ricordiamo che una muratura resistente al fuoco colpita dalle fiamme deve mantenere inalterate le proprie qualità meccaniche e impedire il passaggio di fiamme, gas tossici, vapori e fumi negli ambienti attigui.
Infine – e si tratta di un particolare nient’affatto trascurabile – i blocchi tagliafuoco in calcestruzzo vibrocompresso resistono ai violenti getti d’acqua degli idranti anche dopo essere stati a lungo interessati da altissime temperature, senza alterare le loro caratteristiche statiche. In termini pratici, ciò significa che le pareti potranno essere recuperate dopo un’adeguata opera di pulizia e di eventuale ripristino dell’intonaco.
